Nicole Blau, ebrea statunitense, e toscana dei colli fiorentini. Parla bene la nostra lingua, con accento d'oltreoceano e accento toscano. Raddoppia alcune erre e aspira molte ci. Ha vissuto molti anni in Toscana, immersa nella campagna fiorentina dei colli dove la Sieve si getta in Arno. Ha amato e assorbito quei posti, negli inverni gelidi e ventosi, nella canicola opprimente delle estati, nella esplosione di colori e profumi delle primavere e nelle tinte arancio e rosso dei nostri autunni. Ha vissuto la campagna toscana molto piu' intensamente di tanti noi toscani, che in campagna ci andiamo in gita, la domenica. Nicole e' una magnifica e moderna interprete delle nostre colline. E' curiosa, osserva, annusa, tocca, assaggia, e traduce con originalita', maturita' e grande personalita' i nostri paesaggi. Filari di viti, cipressi, esplosioni di ginestre, macchie di colza e voli di rondini. Cieli e nuvole come non sono mai, che pure riconosciamo immediatamente, come se li vedessimo dasempre. Profili di colline come un nudo sdraiato, invitanti, lascivi, piegati dal vento. Cipressi slanciati che seguono i colli e il desiderio della brezza. Ombre di luna piena che si stendonodai piedi di cipressi che si avvitano nel cielo della notte. Lune e soli improbabili, in albe e tramonti che rapiscono il pensiero e che ci fanno sognare, che ci fanno venire voglia di sognare. La sua attenzione diventa quasi bramosia, e appuntisce il suo interesse. Ascolta le voci e i rumori, e riesce a percepire i sussurri. cosi' come osserva i colori e ne coglie tutte le sfumature. E traduce, segna i tratti, spande il colore, con immediatezza e slancio. La sua espressione e' viscerale, interiore, non ragionata ne' ponderata. Il bordo rimane sfumato, frastagliato, nondelineato, intatto, per non racchiudere il gesto. La sua rappresentazione di questa terra, e' qualcosa di carnale. La sua intimita' con questi colli e' fisica, sensuale, intima e intensa. Sogna e rappresenta. Pensa e racconta. La Toscana scorre nel suo sangue.

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Alessandro Cardia